BACKTEST
Abbiamo avuto il melt up da ottobre, ora abbiamo avuto un backtest...e...
Mentre affronto la situazione secondo la via che meglio conosco, quella macroeconomica, necessito di guida in tema di analisi tecnica non essendo ferrato.
Abbiamo avuto il melt up sullo S&P 500 da ottobre fino alla settimana scorsa (da 3500 a 4200 punti in sostanza). Ora i mercati sulla scorta della liquidità rilasciata dal Q4 2022 a poche settimane fa stanno reagendo ai conseguenti numeri sull’inflazione, in rialzo nuovamente.
La mia visione originale, espressa mesi fa, era che marzo sarebbe stato un momento critico. Lo avevo derivato dai flussi di liquidità.
Questa mia è la chiave di lettura che preferisco…tutti i rialzi dei tassi da giugno ad ora:
NON HANNO AFFOSSATO GLI INDICI;
NON HANNO FRENATO IL PIL NOMINALE;
NON HANNO ANCORA CAUSATO L’ESPLOSIONE DEGLI SPREAD NEL CREDITO (PUNTO FONDAMENTALE QUESTO).
L’inflazione corrente è di origine fiscale, quindi non può essere guarita solo dalle politiche monetarie.
Ora questi flussi (vi chiedo la fiducia perché i calcoli sono complessi…riguardano la liquidità globale) mostrano una contrazione da qualche settimana.
Gli indici hanno obbedito a bacchetta, come sempre dal 2020 in poi.
Il dramma dovrebbe esplodere nel Q2 2023 (giugno) per la liquidità globale, ad ora, ma è comunque in contrazione.
Ma domani e dopodomani sono fondamentali per capire se per le prossime settimane saranno i tori o gli orsi ad avere il controllo nel breve termine.
L’analisi tecnica conferma la situazione.
Andate a pescare per un paio di giorni.
Vediamo da che lato cade la moneta.
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